Da Faenza al mare e ritorno passando per le valli
Il primo tratto di questo percorso (Faenza-Marina Romea) è stato protagonista in vari anni, dal 2016 in poi, dell’iniziativa Un Fiume di genti, come documentato dal video in fondo alla pagina. Partendo da Faenza si segue l’argine sinistro del fiume Lamone fino a Boncellino. Qui il percorso diventa attrezzato e ben segnalato. Sono installate sette piazzole di sosta dotate di panche, tavoli e cartellonistica con le indicazioni dei principali luoghi di interesse turistico, ad esempio la Torre di Traversara, l’Ecomuseo della Civiltà Palustre a Villanova, Villa Savoia a Glorie, Palazzo San Giacomo a Russi.
Arrivati a Marina Romea si tratta di raggiungere la strada statale Ravenna-Venezia per poi percorrerne un breve tratto di poche centinaia di metri per superare il ponte sul canale Destra Reno. Arrivati al passo di Primaro si segue ora per un lungo tratto l’argine sinistro del fiume Reno. E’ una strada sterrata di grande interesse per le continue e suggestive vedute sulle Valli di Comacchio, in particolare sulla Valle Furlana. Nelle vicinanze del passo (con traghetto) di Sant’Alberto si protende nella acqua il cordone dunale di Boscoforte.
Al Passo di Po/Sant’Alberto (traghetto). Si scende sulla riva del fiume e utilizzando il traghetto (in funzione dalle 7 alle 18, con interruzione dalle 12,30 alle 14,00; a pagamento per persona e ciclo) si passa sulla sponda opposta e si gira a destra per correre l’argine del Reno nell’argine destro. Proseguendo lungo l’argine del Reno si arriva al punto dove il Senio confluisce nel Reno. Si percorre l’argine del Senio per circa un chilometro, fino ad arrivare alla botte del Canale in Destra Reno sotto il fiume Senio (costruita dal 1908 al 1912 dalla Federazione delle Cooperative di Ravenna). Da qui si prende la strada asfaltata verso Alfonsine.
Raggiunta la strada asfaltata nei pressi dall’argine destro del fiume Senio (tenendo qui il Senio alla propria destra) la si percorre verso Alfonsine. A sinistra, in un tratto compreso tra la strada e l’asta del Canale Naviglio, si trova uno stagno. Questa area è stata dichiarata oasi naturale regionale, valorizzata dal Comune di Alfonsine che ne ha fatto un itinerario intorno al bacino e creato punti di osservazione (uno è non molto distante dall’argine del canale naviglio, in una piccola radura bordata di salici sambuco, prugnoli e giovani frassini). Rilevante è la segnalata presenza della testuggine palustre.
Raggiunta Alfonsine si cerca la provinciale che fiancheggia il canale Naviglio con direzione Bagnacavallo. Si consiglia di cercare la strada sterrata sulla sinistra (per chi proviene da Alfonsine) del Canale Naviglio. Sempre seguendo il tratto sterrato dell’argine del Naviglio, (tranne che per brevi tratti dopo l’incrocio con la statale n. 16 e all’altezza di Villa Prati) si arriva a Bagnacavallo.
Attraversato Bagnacavallo si riprende l’argine del canale Naviglio, si attraversa il Canale Emiliano-Romagnolo con il ponte della Provinciale, si riprende il sentiero e si passa sotto al ponte della ferrovia. Attraversato Granarolo si prosegue fino a Faenza.